IL PURITANO SPACCAC*LI
Solomon Kane è ritenuto una delle migliori invenzioni di R.E. Howard
insieme a Conan il Cimmero (secondo alcuni anche superiore).
Il fatto è che questo guerriero puritano del XVI secolo, con zero senso
dell’umorismo ma una fede granitica ha un fascino come pochi.

Poco si sa di lui, solo che viene dal Devonshire, sulla costa occidentale
dell’Inghilterra da cui è dovuto scappare a causa delle persecuzioni del re e
della sua natura irrequieta che lo porterà a diventare mercenario e a
combattere insieme a personaggi storici come i corsari Francis Drake (con cui
non aveva un buon rapporto) e Richard Grenville.
Le sue avventure lo portano a vagare per il mondo, Sudamerica, Europa e
Africa soprattutto, alla caccia di criminali spietati e creature demoniache,
come nel primo racconto in cui appare: “Ombre Rosse” (no, non c’entra niente il
western), dove dà la caccia a uno spietato assassino, il bandito Le Loup,
perché l’ha promesso alla sua vittima, una ragazza che Solomon non aveva mai
visto prima e di cui raccoglie le ultime parole prima che lei spiri tra le sue
braccia. Solomon, spinto dalla pura sete di giustizia, darà la caccia a Le Loup
per mezza Europa fino ad arrivare nell’Africa equatoriale dove porterà a
termine la sua missione anche grazie all’aiuto, molto indesiderato, dello
stregona N’Longa, che poi ritroverà sulla sua strada altre volte, mettendo a
dura prova la sua Fede e il suo radicalismo.
Perché, alla fine, è quello che è Solomon: un fanatico, desideroso di
liberare il mondo da tutte le manifestazioni del demonio in giro per il mondo e
che, guarda caso, il diavolo, gentilmente, gli piazza sempre davanti, nei
luoghi e nei momenti più impensati (come quando semplicemente si ferma in una
locanda per dormire e mangiare e si trova immischiato in una storia di vendetta
soprannaturale come nel racconto “Un rumore d’ossa”).
Però è anche capace di insospettabili momenti di gentilezza, che porta le
persone in difficoltà a fidarsi di questo tetro vendicatore, come quando andò
alla ricerca della giovane Marylin in una delle tante civiltà perdute che
incontrerà sul suo cammino.

Howard produsse poche storie di Kane, rispetto a Conan. Si tratta di una
dozzina di racconti completi, due, tre lasciati a metà e tre poemi, di cui
l’ultimo si intitola “Il ritorno a casa di Solomon Kane”, che però non è un
addio definitivo, data la natura del personaggio.
In queste storie si alterna l’orrore con l’avventura esotica alla Howard
e fa parte di quelle letture che hanno composto il mio background come
appassionato di fantasy e poi come scrittore (Il Profeta del Nulla, tanto per citarne
uno).
Sempre vissuto nell’ombra di Conan, nel corso degli anni fu recuperato
sia dalla Marvel che dalla Dark Horse in varie serie di fumetti finché nel 2009
venne prodotto (finalmente!) prodotto un film con James Purefoy nelle puritane
vesti di Kane, in una versione più sanguigna della sua versione cartacea. Qui è
un uomo che cerca la redenzione dopo una vita di violenze e assume le vesti dei
puritani dopo l’incontro con una famiglia di essi, banalizzando un po’ una
figura altrimenti più profonda e affascinanti.
Per
oggi è tutto. Alla prossima.