venerdì 6 settembre 2019

Spider-man a zampa d’elefante


Spider-man a zampa d’elefante

 

Bentornati!

Allora: oggi i serial (o, come li chiamavamo noi vecchietti, i telefilm) sui supereroi vengono prodotti senza grandi problemi ma, negli anni ’70, non era così.

Quindi fu un evento quando, nel 1977, l’emittente CBS, dopo aver prodotto L’incredibile Hulk (ve lo ricordate Lou Ferrigno dipinto di verde, vero?) decise di riprovarci con The Amazing Spider Man!

Ne furono prodotte solo 2 stagioni, per un totale di 14 episodi compreso il pilot di 92 minuti, un vero e proprio film, che venne proiettato anche nei cinema.

Ed è così che arrivò qui in Italia: come film al cinema e poi in TV. Ma parlo solo del pilot, visto che la serie vera e propria , nel Bel paese, non arrivò mai. Però arrivarono altri 2 film, anticipando di trena e passa anni la moda delle trilogie: peccato che entrambi altro non erano che un montaggio, rispettivamente, del 2° (L'uomo ragno colpisce ancora. Star Wars docet) e 3° episodio della prima stagione e l’ultimo episodio della terza (L'uomo ragno contro il drago). L

Come mai, vista la popolarità del nostro amichevole arrampicamuri di quartiere non viene ricordata con nostalgia come la serie sul Golia Verde?

Da dove vogliamo cominciare?

Innanzitutto la storia: le origini vengono rispettate, c’è il ragno radioattivo, Peter, ovviamente, zia May, J.J. Jameson… e basta.

Niente MJ, o Gwen Stacy. Niente Flash Thompson. Neanche il capitoano Srtacy sostituito da un anonimo capitano Barbera. E, fatto grave, nessuno degli iconici villain che hanno fatto la fortuna del fumetto: Goblin, Dottor Octopus, Mysterio. Nemmeno Kraven, che sulla carta dovrebbe essere il più facile da riproporre si fa vedere. Per dire, nel pilot Spidey deve affrontare dei criminali che usano l’ipnosi per commettere i loro crimini. E basta.

Uno potrebbe dire anche. “Vabbé, magari si tengono i grossi calibri per dopo.” E, invece, no.

(E c’è chi si lamenta dei film più recenti…)


 
 
 
Poi: la messa in opera. I lanciaragnatele erano così grossi e ingombranti che l’attore che interpretava Peter Parker, Nicholas Hammond riusciva a malapena a chiudere le mani. Inoltre, i critici dell’epoca, contestarono la banalizzazione del personaggio di Peter, spogliato di quei tormenti che lo caratterizzavano nei fumetti.




















Nonostante ciò la serie ebbe un certo successo, soprattutto tra in non fan ;), ma la Parmount, che la produceva e la CBS che la distribuiva decisero di chiuderla lo stesso per via dei costi elevati, a loro dire.

 
Anche se, a me, non sembra di ricordare chissà che effettoni. E non venitemi a dire: E, ma sai, la tecnologia di allora… In quell’anno usciva anche Guerre Stellari, volendo la tecnologia c’era…

Comunque quello che è stato è stato. Di acqua ne è passata sotto i ponti e ora le cose sono decisamente cambiate.

Per oggi è tutto. Alla prossima!