UNA VITA VISSUTA
KAOTICAMENTE
Un
bel giorno, durante il servizio
militare, mentre curiosavo nello spaccio della caserma, venni attirato dalla
copertina di una rivista, questa:
come
ci fosse arrivata non lo so, so solo che la comprai, al posto di altre con le
donnine nude all’interno. Se non si vedeva che ero un proto nerd da questo…
Sfogliandolo
mi si aprii un mondo: Warhammer, il
gioco di ruolo di Ken il guerriero, Vampiri…
C’era
un articolo con le regole opzionali per la balestra per Advanced Dungeons & Dragons, un’avventura per Ken il guerriero
GDR, e poi ancora un generatore casuale
di avventure, recensioni di giochi (GDR e no), supplementi, libri, miniature…
Una
volta tornato a casa iniziai a collezionarli e, in breve divenne il mio punto
di riferimento nerd.
Eravamo
in un epoca in cui internet non c’era,
e recuperare notizie su giochi, fantasy, fantascienza e altro non era per
niente facile. Kaos rappresentava un
faro nel buio (okay, forse è un po’ troppo smielato, però non è così per tutti
i ricordi?)
Nei
primi numeri erano presenti, a puntate, delle
storie a fumetti che spaziavano dal fantasy classico alla fantascienza,
abitudine che poi venne abbandonata in favore di molti più articoli e
interviste, come quelle a “mostri sacri” come il mitico Gary Gygax (per i pochi che non lo sapessero il co-autore di Dungeons and Dragons insieme a Dave Arneson).
Mi
ricordo, inoltre, l’angolo della posta con l’orchetto
Urgh, la pagina demenziale con gli articoli di KAoSINO, gli allegati con i regolamenti per il GDR di Ken e
Nausicaa e di GiocAreA, le liste
delle carte di Magic, i numeri
speciali con i reportage da Lucca Comics
& games e la Gencon a Lake Geneva…
Quanti
ricordi, quanti ricordi… (lacrimuccia)
(soffiata
di naso nel fazzoletto)
L’avventura
di Kaos durò più di 10 anni per
concludersi nel 2002, per un totale
di 75 numeri. Nel frattempo si era
trasformata in Power Kaos, dando più
spazio ai videogiochi e con una
impaginazione più moderna. L’ultimo numero cartaceo uscì con una copertina
totalmente nera che vedete qui a fianco, ma questo non significò la fine dei
giochi.
Power kaos risorse, stile fenice, come sito
ribattezzato Kaos Online che era, in
realtà, già attivo da un po’ ma che divenne, infine l’unica incarnazione.
Il sito chiuse nel
2011, lasciando un
po’ l’amaro in bocca a chi, come me, ci era praticamente cresciuto insieme
(altra lacrimuccia).
Non fu di certo l’unica rivista di giochi che usciva in quel momento ma fu di
sicuro una delle più longeve e, come
si suol dire, il primo amore non si scorda mai.
Alla
prossima.
le mie riviste fecero una bruuuuuutta fine... 😅
RispondiEliminaQuaaaaaaaaaanto brutta?
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