GIOCHIAMO A FARE LA GUERRA?
Questa
citazione de I guerrieri della notte
mi serve per introdurre un agile manualetto che parla, appunto, dell’arte della
guerra:
D3 time warriors è un regolamento universale per
wargame tridimensionali, ed era allegata alla mai troppo rimpianta rivista Kaos.
Per chi non
è avvezzo, i wargame tridimensionali sono quei giochi dove i partecipanti si
sfidano con i “soldatini” ricreando battaglie. Ci sono diversi regolamenti
dedicati a varie ambientazioni e/o epoche storiche: epoca napoleonica(molto apprezzata), epoca classica (romani et
similia), le due guerre mondiali ma anche fantasy, fantascienza, etc.
È un passatempo
che sfora nell’hobbistica pura.
Dipingere le miniature spesso è un arte, e i piani di gioco spesso diventano
dei veri e propri diorami che
meriterebbero di stare in un museo per la perizia, l’ingegno, l’arte e la cura
dei dettagli con cui sono realizzati.
Ma tornando
a noi, questo regolamento si prefigge di dare un regolamento semplice e veloce
per creare battaglie a livello di
schermaglia, ossia un massimo di circa 50
pezzi per giocatore.
Per
miniature si possono usare anche sagome
in cartoncino (se vogliamo buttarla sul ridere io potrei usare anche i
regali degli ovetti kinder o i pupazzetti della Lego, perché no? ;-)
).
Il movimento
si organizza con l’attivazione alternata delle unità, a differenza di altri giochi
dove si muove tutto l’esercito in modo abbastanza irrealistico (qualcuno ha
nominato Warhammer?)
Ogni unità ha i suoi ordini da assegnare e che vengono svelati quando viene
attivata
Ogni
miniatura ha 5 valori: Movimento, Dadi
mischia, Dadi tiro, Difesa, Morale, a cui si aggiungono i valori delle armi
e l’equipaggiamento. Ci sono poi regole speciali nel caso la miniatura abbia
più di un attacco o più di una ferita.
La dicitura
Dadi indica la meccanica base: si tirano
tanti dadi da 6 quanti sono quelli
indicati. Se si ottiene almeno un 6 si ritira un dado e si somma. Se si
supera la parata l’attacco è andato in porto e si replica la cosa per i danni. Semplice.
Ci sono poi
regole per il movimento per la visibilità, la copertura, il morale, etc.
Il manuale
si chiude con vari esempi di armi e soldati medievali, moderni,
fantascientifici e fantasy da cui poi ispirarsi per crearne altre.
Successivamente,
sempre su Kaos, comparvero anche le
regole sulla magia e alcuni scenari.
Da notare
che il regolamento venne poi usato per il gioco da tavolo Sandsplatters una specie di incrocio tra Starship Tropeers e Dune
(perlomeno a vederlo da fuori, visto che non l’ho mai giocato).
E, a dire la
verità, non ho mai giocato nemmeno a D3 Time warriors, per mancanza di
giocatori interessati (A dire il vero non ho mai giocato a nessun tridimensionale: non avevo
voglia di mettermi a dipingere ogni singola miniatura, a cercare i pezzi per
costruire un piano di gioco
accattivante, etc. Per questo anni dopo accolsi con gioia l’arrivo degli Heroclix. Miniature già pronte e
imbasettate? Eccomi!).
Però,
adesso, un po’ di voglia l’avrei: qualcun altro si offre? Le bibite le metto
io.
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