mercoledì 11 ottobre 2017

ABBASSO IL PRINCIPE ADAM!


ABBASSO IL PRINCIPE ADAM!

 


Per il potere di Grayskull!” quante volte abbiamo goduto, da bambini, nel sentire queste parole urlate dal buon principe Adam?

Per non parlare della trasformazione del pavido Gringer nel possente e corazzato Battlecat?

E vogliamo parlare del buffo Orko?

E della morale alla fine di ogni puntata (carina quando hai pochi anni, stucchevole quando sei un po’ più cresciuto, no?)

Sto parlando, ovviamente, di He-man e i Dominatori dell’universo.

Dove sta il problema, allora?



Sta all’inizio di tutta la storia. La storia dei Masters of the universe.

Quando comparvero per la prima volta i pupazzett… le Action figures, ognuno di loro, nella confezione aveva un “Mini comics” dove venivano narrate le gesta dell’eroe (o malvagio) e dei suoi alleati. In realtà, i primissimi mini comics, non erano neanche fumetti veri e propri, ma delle immagini realizzate con stile pittorico che come istantanee mostravano delle scene con poi sotto delle didascalie che descrivevano scena e dialoghi.

Bene. In questi primi mini comics… Adam non esiste! Lui e parecchi elementi della mitologia dei Masters furono creati dopo, quando la Filmation mise in cantiere la serie animata.

In quelle prime storie He-man era un barbaro di una tribù di Eternia, un pianeta dove, tempo prima, era stata combattuta una “Grande guerra” con armi fantascientifiche e che ridusse il pianeta a uno scenario post apocalittico. Messosi in viaggio per combattere un “grande male” non meglio identificato salvò la vita alla Dea (Goddess in inglese) custode del Castello di Grayskull, che in questa prima versione non si ispira a un falco ma ai serpenti. Lei, riconoscendo nel barbaro l’uomo delle profezie lo equipaggia di tutto punto nominandolo difensore del castello.

Altra storia rispetto al principe che si trasformava cosa che, col senno di poi, aveva delle incongruenze: possibile che nessuno si accorgeva di come sia il principe che He-man erano identici? Ma dai.

E la spada? All’inizio la Spada del Potere è divisa in due metà in senso longitudinale. Veniva venduta metà con He-man (che aveva anche uno scudo e un’ascia bipenne) e metà, in plastica blu, con Skeletor (che aveva anche lo scettro).

Nei mini comics una metà è nascosta nel castello stesso mentre l’altra è nelle mani di Skeletor.

Battlecat non era altro che un membro di una razza di tigri giganti (e verdi) a ammaestrata da He-man.

E Skeletor? Nei cartoni degli anni ’80 era semplicemente il signore della Montagna del serpente. Qualche anno più tardi, invece chi ti ritrovo? Un tale Keldor, che sarebbe lo zietto un po’ stronzo, megalomane e assetato di potere del buon principe, introducendo elementi da soap opera nei Masters.

In origine non c’era niente di tutto ciò. Skeletor non era neanche di Eternia, ma proveniva da un altro mondo dove tutti erano come lui, giunto su Eternia tramite un portale apertosi in seguito alle grandi guerre di cui sopra. Il suo scopo non era altro che impadronirsi dei segreti del castello, riunire la spada e tramite quella riaprire il portale vero il suo mondo e portare i suoi simili per conquistare il pianeta.

Sarà stata una questione di imprinting (sapete cos’è vero? Altrimenti c’è Google), ma questa versione dei Masters (soprattutto il concetto delle Grandi guerre: chi le aveva combattute? Perché? Chi aveva vinto alla fine, e dov’erano andati?) mi ha sempre affascinato, molto più del finto inetto principe Adam e della sua corte (che avevano comunque un loro perché, siamo onesti).

Potete farmene una colpa se, alla fine il principe Adam mi sta un po’ qui?



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