JOHN CARTER,
IMMIGRATO ILLEGALE DI MARTE
John Carter di Marte di
E. R. Burroughs è una saga attualissima.
«Matté, ma che c@##o
dici?» risponderanno chi la conosce. «Parla di un americano della fine dell’800
arrivato su Marte quasi per magia e vive avventure folli in un mondo
decadente.»
Appunto, rispondo io.
Analizziamo i fatti.
Prima cosa. Questo
volume, trovato anni su una bancarella di libri usati, contiene le prime tre
avventure della saga: La principessa di
Marte, Gli dei di Marte, I signori della guerra di Marte. Data la loro
natura episodica non lasciano niente in sospeso a livello di trama.
L’autore è Edgar Rice Burroughs, un tizio che
inventò un altro personaggio che forse avrete sentito nominare qualche volta: Tarzan.
Tornando a noi la
storia parla di questo tizio, John
Carter, appunto, ex ufficiale dell’esercito sudista che, mentre cerca l’oro
in Arizona incappa in una misteriosa grotta da dove viene poi trasportato, in
un modo mai del tutto spiegato, su Marte. Qui
trova in una civiltà che cerca di sopravvivere tra le rovine delle antiche
città di un mondo morente, povero d’acqua e con l’aria letteralmente
fabbricata in uno stabilimento.
Incontra dapprima i
giganteschi e selvaggi uomini verdi con quattro braccia, poi gli uomini rossi
di Marte (del tutto simili ai terrestri solo che hanno, appunto, la pelle rossa
e sono, giuro, ovipari!), popoli che
si scannano tra loro.
Dapprima schiavizzato
riuscirà a liberarsi e a fare carriera diventando uno dei migliori guerrieri di
tutta Barsoom (come i locali
chiamano Marte) grazie anche al fatto che, a
causa della bassa gravità marziana egli è più forte e può saltare più lontano
dei marziani stessi(che c#lo, eh?), e a sposare addirittura una principessa
marziana con cui avrà un tenero ovetto(!).
Successivamente
scoprirà altre razze marziane:
quelli bianchi, quelli neri che scendono dalle lune su navi volanti come
predoni e pirati, scoprirà i misteri dietro la religione marziana, combatterà
un culto sanguinario, portando il faro della civiltà nordamericana positivista,
razionale e protestante anche su quel pianeta(questo passaggio è, se non si fosse capito, sarcastico N.D.B).
Burroughs si dimostra un narratore di razza,
capace di una trama d’azione priva di tempi morti e ricca di trovate e
invenzioni narrative che rendono il suo Marte un mondo incredibile, affasciante
e, a tratti inquietante (parlo del paradiso marziano alla fine del fiume Iss, e
degli uomini pianta. Ma che c@##o si era fumato l’autore?).
Certo, ricordiamoci che
è comunque un uomo della sua epoca, con
tutti i suoi limiti e pregiudizi, ma se si riesce a sorvolare sulla prosa
poco aulica e ricercata e sugli stereotipi culturali e razziali di cui sono
infarcite le sue opere (Basta vedere il ciclo di Tarzan, al giorno d’oggi le
associazioni contro il razzismo
sarebbero sul piede di guerra), si potrà trovare un autore capace di dare parecchi punti a molti autori moderni, almeno sotto
il punto di vista dell’originalità.
Quindi ricapitolando: John
Carter sbarca su Marte (o Barsoom), all’improvviso, senza passare per i canali
ordinari, senza che nessuno gli chieda documenti o lasciapassare. Viene fatto
schiavo, poi liberato. Alla fine si ritroverà a essere in una posizione di
prestigio, togliendo lavoro a tanti
giovani marziani disoccupati e si sposerà con una di loro, addirittura una
principessa (i più maligni dicono che l’abbia fatto per il permesso di
soggiorno). E intanto con le sue azioni farà crollare certezze filosofiche e
religiose vecchie di millenni, mettendo in crisi equilibri sociali.
A questo punto mi stupisco che questi libri non siano già stati
impugnati da Salvini come monito contro l’invasione clandestina. :-D
Allora, alla fine di questo delirio ditemi: è o non è una storia attuale?
https://www.audible.com/pd/Sci-Fi-Fantasy/Barsoom-Series-Collection-7-John-Carter-Stories-Audiobook/B01C7PCUOO
RispondiEliminaIl link è per l'audiolibro dei primi 7 di 11 in lingua inglese in una botta sola (55 ore circa)
55 ore? E' come fare binge watching sonoro!!!
RispondiEliminagli audiolibri sono così... i più corti che ho durano comunque tra le 12 e le 17 ore
RispondiEliminaSavini che legge? questa è fantascienza
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